Il nuovo SuperEnalotto ha compiuto un anno: cosa è cambiato?
Nel mese di febbraio 2016 è entrato in vigore il nuovo regolamento del SuperEnalotto, che ha introdotto diverse novità rispetto alle regole dei 18 anni precedenti. Dopo un anno è possibile fare un bilancio sui dati dei concorsi per valutare le differenze più significative.
Il SuperEnalotto in sintesi
Il SuperEnalotto è un gioco a premi inventato nel 1997. L’obiettivo del gioco è indovinare una combinazione di sei numeri estratti. Nella versione originale del gioco il giocatore vinceva un premio se indovinava 3, 4, 5 o 6 numeri estratti. E’ stato aggiunto un numero jolly, che permetteva un’ulteriore vincita denominata “5+1”, ossia 5 numeri su 6 ed il numero jolly.
A partire da Febbraio 2016 sono state effettuate delle modifiche al regolamento, per cercare di rinnovare il gioco e contrastare la diminuzione continua di incassi che si stava osservando. Le modifiche principali sono le seguenti:
- il costo di ogni combinazione giocata è passato da 0,50 € ad 1 €, e la giocata minima è passata da 2 combinazioni a 1 combinazione (rimanendo cioè uguale a 1 €).
- si è aggiunta la possibilità di vincere anche con il “2”, cioè indovinando due numeri.
- sono state inserite nel gioco delle “vincite immediate” di 25 €, che permettono di incassare subito un’eventuale vincita senza attendere il risultato dell’estrazione.
- la quota degli incassi totali destinata al montepremi (e cioè “restituita” ai giocatori come vincite) è passata dal 34% al 60%.
- la suddivisione del montepremi tra le diverse categorie è stata modificata.
In generale le probabilità di vincita sono molto diverse a seconda della categoria che consideriamo. La tabella successiva riassume alcuni aspetti delle diverse categorie, con dati calcolati a partire dalle giocate effettuate dal gennaio 2009 al gennaio 2017.
Possiamo osservare una buona corrispondenza tra le frequenze con cui sono state indovinate le combinazioni delle varie categorie e le probabilità teoriche calcolate. Inoltre i dati sugli importi forniscono un’indicazione qualitativa delle vincite associate alle diverse categorie. Data la natura dei premi (specialmente quelli più alti), si è ritenuto più significativo utilizzare la mediana piuttosto che la media.
Categoria | Probabilità | Frequenza reale* | Importi per vincita** | ||
minimo | mediano | massimo | |||
6 | 1 su 622.614.630 | 1 su 584.711.516 | 4.327.000 | 23.829.000 | 177.729.000 |
5+1 | 1 su 103.769.105 | 1 su 119.847.702 | 144.000 | 591.000 | 2.757.000 |
5 | 1 su 1.250.230 | 1 su 1.243.025 | 3.083 | 37.537 | 291.677 |
4 | 1 su 11.907 | 1 su 11.989 | 63 | 348 | 830 |
3 | 1 su 327 | 1 su 328 | 7 | 19 | 40 |
2 | 1 su 22 | 1 su 22 | 4 | 5 | 7 |
Immediata | 1 su 500 | 1 su 553 | 25 | 25 | 25 |
* Calcolata come rapporto tra il numero di vincite e le combinazioni giocate (dati da Gennaio 2009 a Gennaio 2017).
** Importi per ogni vincita (dati da Gennaio 2009 a Gennaio 2017, valore mediano calcolato sui concorsi e non sulle vincite).
Analisi dati mensile
La figura seguente confronta la spesa totale mensile dei giocatori e le corrispondenti vincite. Queste ultime sono state colorate diversamente se nel mese in oggetto è stato vinto almeno un “6”, in quanto come si vede chiaramente dal grafico questa eventualità modifica sostanzialmente l’ammontare totale delle vincite.
Appare chiaro il declino delle giocate dagli anni 2009-2010 agli ultimi anni, con una corrispondente diminuzione delle vincite. I pochi casi in cui le vincite superano le giocate sono quelli in cui è stato estratto almeno un “6”, in quanto da regolamento il “6” dà diritto a vincere il jackpot accumulato nei concorsi precedenti.
Osservando il 2016, in corrispondenza del nuovo regolamento operativo da febbraio, si vede un netto aumento degli incassi rispetto agli anni precedenti, ed un corrispondente aumento delle vincite.
Distribuzione dei premi per categoria
Un’ulteriore modifica effettuata dal nuovo regolamento è la differente suddivisione dei premi nelle diverse categorie. La tabella seguente evidenzia le varie quote.
Regolamento precedente | Regolamento attuale | |
Incasso totale | 100,0% | 100,0% |
6 | 6,9% | 10,4% |
5+1 | 6,9% | 7,8% |
5 | 5,2% | 2,5% |
4 | 5,2% | 2,5% |
3 | 10,4% | 7,7% |
2 | – | 24,0% |
Vincite Immediate | – | 5,0% |
Erario | 49,5% | 28,0% |
Altro (ricevitorie, concessionario, etc) | 15,9% | 12,0% |
Si osserva prima di tutto come la quota dell’incasso totale devoluta al montepremi passa dal 34,6% al 60%, con conseguente diminuzione della quota destinata all’erario. Il montepremi viene distribuito maggiormente verso gli estremi: scendono le quote del “3”, “4” e “5” e vanno ad aumentare da una parte il “5+1” ed il “6”, e dall’altra compaiono il “2” e le vincite immediate.
Il grafico seguente riporta la suddivisione mensile delle vincite per categoria, escludendo i “6”, che come si è visto nel grafico precedente sono fortemente sproporzionati. Si osserva il peso significativo delle vincite legate al “2”, e la riduzione dei “3”, “4” e “5”.
La conseguenza di queste modifiche è un aumento significativo del numero medio di vincite per concorso, e allo stesso tempo una diminuzione considerevole della vincita media (vedi grafico seguente).
Il jackpot fa aumentare le giocate?
Il grafico seguente mette in relazione il valore del jackpot per un determinato concorso e la spesa totale dei giocatori, per evidenziare un’eventuale correlazione tra le due variabili. Ogni punto rappresenta un concorso, ed il colore è stato scelto in base all’anno.
Ricordiamo che il jackpot che viene vinto con il “6” viene alimentato dall’accumulo della parte del montepremi destinata ai “6” e ai “5+1” (in questo ultimo caso solo il 50%) nei concorsi in cui non c’è nessun vincitore. Come conseguenza il jackpot è tanto più alto quanto più tempo passa dall’ultimo “6” centrato (senza dimenticare il fatto che anche il numero di giocatori, e quindi il montepremi di ogni concorso, è un fattore essenziale).
Per jackpot inferiori a 100 milioni di Euro non si osservano correlazioni significative (i punti del 2009 superiori alla media con valori di jackpot intorno a 50 milioni di Euro sono in realtà avvenuti dopo la vincita record del 22 agosto 2009, e rappresentano una controtendenza). Per valori di jackpot a partire da circa 100 milioni di Euro si evidenziano invece tre tendenze crescenti, associate agli anni 2009, 2010 e 2016. Negli altri anni il jackpot non ha mai superato i 100 milioni.
Si osserva però che con il passare del tempo anche questa “Febbre del Jackpot” sembra essere diminuita in modo significativo: se nel 2009 un jackpot da 120-130 milioni era capace di attirare circa 40 milioni di spesa per concorso, nel 2016 i giocatori sono disposti a spendere meno di 10 milioni. Inoltre essendo raddoppiato il costo della singola giocata, il numero di combinazioni giocate è otto volte inferiore.
Le cause di questa diminuzione possono essere diverse, e non è immediato quantificare il peso di ognuna di esse. Si pensi ad esempio all’aumento di altri tipi di gioco di azzardo, come le slot machine o le scommesse sportive online. Inoltre inizialmente i jackpot a cui si assisteva nel 2009 facevano più notizia, mentre con il passare del tempo questo effetto è probabilmente diminuito. Si osserva infine che la relativa abbondanza di vincite di premi legati al “6” negli anni tra il 2013 e il 2015, accoppiata con una diminuzione delle giocate, ha impedito al jackpot di salire a livelli significativi fino all’anno 2016, in cui nel mese di ottobre è stata centrata la seconda vincita più alta della storia del concorso.
Segnaliamo infine una curiosità: nel grafico precedente sembrano esserci delle tendenze “parallele” (ad esempio per gli alti jackpot nel 2016, ma anche negli anni precedenti). La causa è il fatto che nei concorsi tenutisi di sabato il totale della spesa è quasi sempre leggermente superiore rispetto ai concorsi tenutisi nei giorni feriali. Negli anni analizzati il sabato è generalmente il giorno della settimana in cui si hanno un numero maggiore di scommesse.
Tabella riassuntiva
La seguente tabella riassume i dati annuali principali nei primi due anni (2009 e 2010), negli ultimi due con il regolamento precedente (2014 e 2015) e nell’anno appena trascorso con il nuovo regolamento.
2009 | 2010 | 2014 | 2015 | Feb-2016/Gen-2017 | |
Spesa giocatori [M€] | 2.404 | 2.067 | 702 | 614 | 1.182 |
Vincite [M€] | 725 | 842 | 269 | 173 | 670 |
Numero Giocate [milioni] | 4.808 | 4.134 | 1.405 | 1.229 | 1.182 |
Numero Vincite [milioni] | 15,09 | 12,76 | 4,46 | 3,85 | 60,31 |
Frequenza vincite | 1/319 | 1/324 | 1/315 | 1/319 | 1/20 |
Vincita media [€] | 48 | 66 | 60 | 45 | 11 |
Incasso erario stimato* | 1.190 | 1.023 | 348 | 304 | 331 |
* Non è inclusa la quota di tassazione al 6% delle vincite superiori a 500 € (valida da gennaio 2012).
Si evidenziano gli aspetti già descritti in precedenza, e cioè:
- Il nuovo regolamento ha effettivamente invertito la tendenza in declino della spesa dei giocatori. Allo stesso tempo si osserva un aumento delle vincite dei giocatori, che ha raggiunto un livello simile a quello degli anni 2009-2010.
- Nonostante il costo della singola giocata sia raddoppiato, il numero delle giocate è rimasto in linea con l’anno precedente.
- Grazie all’inserimento di due nuove categorie il numero di vincite è significativamente aumentato. Al tempo stesso è però diminuita drasticamente la vincita media.
- Negli ultimi anni la febbre da jackpot è significativamente calata: jackpot superiori a 100 milioni di Euro sembrano avere effetti molto meno significativi che in passato.
- Infine si osserva come gli incassi dell’erario (stimati a partire dai dati dei montepremi) siano leggermente aumentati: la diminuzione della quota di prelievo sugli incassi (da 49,5% a 28%) è stata compensata dall’incremento degli stessi.
Queste considerazioni sono state effettuate a partire dall’analisi del primo anno del nuovo regolamento. In futuro la disponibilità di dati su un periodo più lungo potrà confermare o smentire alcune delle considerazioni riportate.
Fonti dati ed elaborazione
I dati utilizzati per questa analisi sono stati ricavati dall’archivio concorsi del sito www.superenalotto.it. I dati relativi alla spesa dei giocatori, alle combinazioni giocate e agli incassi dell’erario sono stati calcolati a partire dal dato del montepremi di ogni concorso. Le analisi sono state sviluppate utilizzando il linguaggio R.